00 29/11/2009 22:05
Riassunto: Ashlar è in baia che si allena con dei semplici pugnali da lancio acquistati al mercato quando l'attivo di Ithilbor gli movimenta un pò il pomeriggio. Già dopo il primo lancio fra i due si accenderà una breve ma intensa discussione che si concluderà con la promessa di un imminente incontro.

Commento: Eccone un'altra, bravissima davvero, che si unisce al nostro guppozzo [SM=g1730014]


ASHLAR {Spiaggia} Leggero e tranquillo è il passo condotto dalla faina. Non si nasconde oggi, non si cela. E forse non ne avrebbe nemmeno bisogno, con tutta la nebbia che c'è... Sembra quasi una brava persona, composto ed elegante in quella sua>>
ASHLAR camminata che lo porta ad allontanarsi sempre più dal sentiero, per raggiungere il vicino boschetto, o almeno il suo limitare. Il volto è quindi scoperto, deve avere un'ottima visuale di ciò che lo circonda per mandare a buon fine gli allenamenti>>
ASHLAR di oggi. Nella tasca destra dei semplici pantaloni che indossa, si muovono al ritmo dei suoi passi i pugnali da lancio che si è portato con sé. Il ceruleo saetta a destra e a manca all'eterna ricerca di qualcosa di stimolante e interessante. Ma>>
ASHLAR nulla. Per ora solo nebbia e solitudine. E forse va bene così. Se qualcuno vi fosse comunque, almeno per ora, difficilmente noterebbe quella filiforme figura che con passo innaturalmente silente, avanza. Quasi non lascia impronte dietro di sé>>
ASHLAR sulla ghiaiosa sabbia su cui immerge completamente e tutta insieme la pianta del piede, per distribuire bene il peso. Difficile dire perchè lo stia facendo, forse, ormai, è diventata un'abitudine.[Furtività+2]

ITHILBOR [*§*sentiero*§*baia*§*] nebbia che avvolge la cittadina caotica, nebbia che ti oscura a tratti la vista, che ti investe, ti penetra tra i capelli, si intrufola, vi adagia su qualche gocciolina. Poi passa a carezzare il viso, sfiorandolo >>
ITHILBOR >>delicatamente, quasi solleticandolo. È come se ti svegliassi da un lungo torpore, non hai ricordi che disegnino nella tua mente il tempo trascorso sulla cittadina caotica. Solo il passato è incombente, pressante, indimenticabile. Come >>
ITHILBOR >>un peso grava sul tuo animo; come una spada di Damocle pende sulla tua testa, minacciandola di un?intrusione da parte di ospite sgradito: la Follia. Le armi non dimorano più al tuo fianco sinistro. Sono sparite pure quelle. Eppure sei abbastanza>
ITHILBOR >>sicura di averne acquistato qualcuna. Il corpo è agile e scattante, ben allenato e nervoso, sebbene l?allenamento ti sia negato da tanto, troppo tempo. Scuoti il capo come se quel gesto potesse restituirti quanto ti è stato rubato, potesse >>
ITHILBOR >>restituirti quei giorni trascorsi a Barrington alla ricerca di colei che, sia dannata, ti ha lasciato al Tempio delle Serpi Nere. Solo il medaglione ciondola al collo, unico oggetto tangibile del tuo passato che ti è rimasto. In un gesto >>
ITHILBOR >>dettato più dall?abitudine che dal reale bisogno, la mano sinistra va a sfiorare i capelli nerissimi, facendo sì che tutta la tua essenza si conceda al vanto. Gli occhi chiari cercano di guardare oltre quel flebile muro di nebbia, si cercano >>
ITHILBOR >>attorno, alla ricerca di un eventuale pericolo o di ciò che potrebbe svilupparsi come tale. Ma è il nulla che ti viene restituito. Il mantello nero ti abbraccia tutta, l?atteggiamento austero dei passi e l?espressione fiera del volto cozzano >>
ITHILBOR >>con la giovane età che ti appartiene, ma quella è puramente indicativa. Molto, troppo il tuo passato vanta che non appartiene alla vita di una bambina. Bambina...sfiora la mente quel ricordo, quella ferita mai chiusa che porta seco il dolore e>>
ITHILBOR >>la rabbia, la disperazione e la malvagità e un sussurro, inevitabilmente, fugge dalle labbra scarlatte **Phebo...** La mano destra passa a carezzare il ventre volutamente sterile e un sospiro fa seguito a quel sussurro. Si susseguono i passi >>
ITHILBOR >>sul sentiero che conduce alla baia, meta che ti sei stabilita in questa giornata uggiosa, vestendo i panni dell?aristocratica Melanie, sfoggiando un atteggiamento regale che, no, non ti appartiene se non per finzione.


ASHLAR {Limitare bosco} Avanza ancora, lasciando dietro di sé le leggere ombre dei suoi passi. Stringe appena le palpebre nel tentativo di fendere la fitta nebbia che dalle sponde dell'isola sacra sembrano essersi allungate fino a Barrington.>>
ASHLAR Sorride appena la faina. Si sente un pò più vicino all'amata Dea, per quanto la sacerdotessa con cui parlò possa avergli detto che l'occhio imparziale e giusto della Dea possa arrivare fin lì, la sensazione di essere terribilmente lontano dalle>>
ASHLAR sue braccia si fa sentire in maniera piuttosto forte. Prima o poi sarebbe dovuto tornare a far visita al tempio. Purtroppo l'isola, nonostante la sua bellezza, unico vero obiettivo e brama della faina, ha comunque tanti limiti alla sua libertà>>
ASHLAR e a ciò che aspira. Sospira pensieroso, chissà se la Dea è dalla sua parte, lei è l'unica a suscitare nel malfattore qualche dubbio riguardo a ciò che fa. Ma l'idea di non essere mai stato fermato o di non aver subito negative>>
ASHLAR ripercussioni rispetto a ciò che sta architettando, lo ha sempre convinto che in qualche modo la Dea apprezza il suo operato. E mentre i suoi pensieri van pian piano ad affollargli la mente, il ceruleo sguardo andrebbe finalmente ad incontrare>>
ASHLAR le prime sagome degli alberi del boschetto. Sorride compiaciuto mentre comincerebbe a contare i passi che lo dovrebbero distanziare dagli arbusti, prossimi bersagli dei suoi colpi.


ITHILBOR [*§*baia*§*pressi limitar del boschetto*§*] i piedi si alternano, prima avanti uno, poi l?altro. Un movimento così ritmico, così naturale da essere compiuto senza averne piena consapevolezza. Non ci si sofferma mai a riflettere >>
ITHILBOR >>minuziosamente sui gesti quotidiani che compiamo. Una brezza leggera ti investe, costringendoti a chiudere ancor più il mantello, che fa da scudo alla volontà della Natura. Lo sguardo continua a cercare di fendere la nebbia, ma >>
ITHILBOR >>guardandoti attorno riesci solo a scorgere un?ombra in lontananza, dai tratti non definiti, solo accennati. Non saresti in grado di attribuirgli alcuna caratteristica fisica, né di identificare se sia donna o uomo. Ma la curiosità pressa, >>
ITHILBOR >>spinge, è più forte della consueta razionalità che, fredda, ti è stata imposta come regola di vita. Non sarebbe saggio recarsi verso quell?ombra adesso, completamente priva di armi difensive altre che non siano la tua diplomazia, il tuo saper >>
ITHILBOR >>giocare a ingannare con le sole parole o i gesti del corpo. Sorridi appena, e sorridi di te stessa, dell?incoscienza da bambina che, no, non può essere repressa. Sorridi della tua ossessiva sicurezza, del tuo delirio di >>
ITHILBOR >>onnipotenza che una e più volte avrebbe potuto metterti in pericolo. Ma mai ti ci sei trovata. E qualcosa ti dice che, sì, anche stavolta tutto andrà bene. I passi inizierebbero a susseguirsi in modo più spedito, affondando nella sabbia, >>
ITHILBOR >>ma non privandoti di quell?eleganza che i tuoi movimenti trasmettono. L?espressione del viso vanta una sorta di velo immaginario: è intellegibile, non vi si potrebbe leggere sopra né gioia né disperazione, né ingenuità né audacia. >>
ITHILBOR >>Come se fosse una maschera di cera, pronta ad essere modellata sul momento per assumere la forma che più si confà alla situazione. Le braccia, sotto il mantello, si stringono in un abbraccio intimo e ancora il pensiero viene rivolto a colui che>>
ITHILBOR >>oggi sei, bambina. A lui che è stato compagno e signore, padre e padrone. Un sussurro mentale a lui viene rivolto, ovunque si trovi in questo momento ***per te, come sempre, amore mio...***. E nulla più ti tratterrebbe dall' incedere >>
ITHILBOR >>spedita verso quella ombra, alle soglie del boschetto

ASHLAR {Limitare bosco} E' a due metri dalla prima fila di alberi che costeggiano il boschetto. Arressesta il suo passo mentre il ceruleo inizia ad analizzare ad uno ad uno gli arbusti che si ritrova dinanzi. Deve, tanto per cominciare, scegliere >>
ASHLAR quello dal diametro più ampio. Come prima prova non può essere troppo esigente con se stesso. Amorevole com'è nei suoi soli confronti, non riuscirebbe mai ad accettare di essere in difficoltà, si sentirebbe>>
ASHLAR troppo demoralizzato. Scelto il bersaglio, vi si parerebbe perfettamente davanti, mantenendo comunque invariata la distanza che c'è. La dritta andrebbe ora a pecare il primo dei tre pugnali riposti nella tasca dei pantaloni. Intanto gli occhi >>
ASHLAR e tutta la sua concentrazione ruotano attorno al bersaglio immaginando sin da ora il punto che dovrà andare a colpire. Respira lentamente, cercando di far sì che la sua mente e ciòche sta macchinando, abbia una buona presa e un controllo>>
ASHLAR perfetto su i movimenti che poi i suoi arti dovranno andare a compiere. L'espressione del pallido viso del nordico è seria, sulla pelle liscia e perfettamente rasata,pura, regna l'assoluta immobilità, solo le sottili labbra>>
ASHLAR potranno risultare essere leggermente tese. Non s'avvede della presenza, silenziosa ma incombente, della ragazzina, forse ancora troppo lontana, forse perchè è tutto preso da ciò che sta facendo.


ITHILBOR [*§*limitare bosco§*§] Uno dopo l?altro, i passi si avvicendano spediti, mentre lo sguardo cerca di non mollare quell?ombra vagante che ha attirato la tua attenzione, forse in quanto unica anima viva nel raggio di parecchi metri. Le braccia >
ITHILBOR >>restano sotto al mantello, continuano a cingere l?esile vita, mentre le dita spasmodicamente tamburellano, nervose per la mancanza di else da stringere. L?espressione sul volto rimane immutata, almeno fino a quando non dovresti essere abbastanza>
ITHILBOR >>vicina da scorgere meglio i movimenti che quell?ombra compie. La destra che si dirige al fianco...una smorfia si adagia sulle labbra, facendo da prologo a una tortura che i denti andranno a compiere su esse. Un semplice gesto che scatena >>
ITHILBOR >>in te una furia, sensazioni antiche che prendono il sopravvento. Potrebbe essere un gesto innocuo, volto solo ad aggiustare una tasca sistemata male. Eppure il dubbio, lento, inizia ad insinuarsi, a far sentire la sua incombenza, il >>
ITHILBOR >>suo alito. Un brivido ti attraversa la schiena, gli occhi si socchiudono appena un istante, un respiro più profondo ha come obiettivo il mettere a tacere tutta quella tensione che, passo dopo passo, sta salendo sul trono della tua anima. Il >>
ITHILBOR >>passo si farebbe più calmo, cauto forse, eppure cercheresti di non mostrare la minima traccia di quel nervosismo misto a un?insana eccitazione che al momento è la sensazione principe di tutto il tuo essere. Del resto, potresti aver preso un >>
ITHILBOR >>abbaglio. Ancora non riesci a distinguere bene i tratti della figura che hai innanzi, a causa della nebbia che ti apparirebbe persino più fitta adesso. Continuando ad avanzare, per rendere più nitide quelle immagini che hanno un proseguo solo >>
ITHILBOR >>nella tua immaginazione, emetteresti anche quel tipico gesto gutturale che si usa per schiarirsi la voce, per cercare di attirare su di te l?attenzione. Ad esso farebbe seguito un colpo di tosse, volutamente causato, per rafforzare quella >>
ITHILBOR >>comunicazione rudimentale che ti fa richiedere di essere presa in considerazione. E ancora qualche passo verrebbe compiuto, con l?intento di portarti a circa due metri dal tuo ignaro compagno di un pomeriggio.


ASHLAR {Limitare bosco} Il pugnale viene estratto. L'uomo si darebbe una scrollatina alle spalle, cercando di scaricare un pò di tensione, cercando di rilassare un pò quei muscoli che dovranno in ogni caso scattare da un momento all'altro per dargli>>
ASHLAR il supporto necessario. Il braccio destro viene completamente disteso e protratto in avanti. Fra il pollice e l'indice, quest'ultimo ripiegato su se stesso, stringe la punta del pugnale non particolarmente affilato, l'ha comprato al mercato, >>
ASHLAR cosa ci si dovrebbe mai aspettare da un oggetto simile? L'arma formerebbe un angolo di 90° con il polso dell'uomo che ora, con l'occhio sinistro chiuso, prenderebbe la giusta mira per il lancio. Il piede destro è leggermente sopravanzato >>
ASHLAR rispetto al sinistro, ci saranno una trentina di centimetri di distanza fra i due punti d'appoggio, le punte dei piedi sono entrambe rivolte leggermente verso l'esterno, le spalle rilassate e il braccio sinistro disteso semplicemente lungo il >>
ASHLAR fianco. Nonostante la ravvicinata posizione dell'uomo rispetto all'arbusto, la nebbia continua a solleticare la sua concentrazione e la sua pazienza. Avrebbe potuto fruttare in maniera più proficua quella favorevole situazione climatica, ma>>
ASHLAR la giornata non è ancora finita... Il braccio comincia a ripiegarsi sul gomito per cominciare la fase di caricamento del colpo quando qualcosa, anzi, qualcuno, andrebbe a interrompere tutto, a risvegliare la faina da quel torpore in cui si è>>
ASHLAR volutamente immersa per l'allenamento. Un colpo di tosse, nulla di più, ma poco gli basta per divenir sospettoso e cauto che a Barrington non si sa mai che tipo di incontri si potrebbero fare. Abbandonerebbe il braccio destro in una caduta>>
ASHLAR che lo porterebbe poi a oscillare avanti e indietro a lato della vita. Comincerebbe poi a voltarsi. Ancor non sa con chi avrà a che fare, ma cercherà di far risuonare tranquilla e pacata la sua voce, come ha più o meno imparato a fare[skill>>
ASHLAR sotterfugio liv1] ''Sid vobis'' si limita per ora a pronunciare.

ITHILBOR [*§*limitare boco*§*] movimenti che si susseguono, che intuisci per istinto, che ricordano un passato mai trascorso e un presente negato, ma non dimenticato. Attendi di sentire il sibilo del coltello, dolce suono per le tue orecchie, >>
ITHILBOR >>ma quel che invece odi è un saluto, preceduto da un lento voltarsi per scorgere le tue fattezze. Ancora ad egli ti avvicineresti, identificandolo adesso come uomo, e un inchino compiuto in maniera esemplare sarebbe la prima risposta >>
ITHILBOR >>al suo saluto. Lasceresti trascorrere attimi interminabili, prima di risollevare elegantemente il capo e il corpo tutto per far sì che incontri il tuo volto. **Sid a voi, messere** sibili in risposta, tentando di avvicinarti >>
ITHILBOR >>ancora di più. Dovresti poter scorgere stretto nella sua destra il pugnale e se ciò fosse concesso dalla nebbia, aggiungeresti poche parole, pronunciate con un sottile tono ironico **Non avreste dovuto abbassare il coltello...qualcuno più >>
ITHILBOR >>pericoloso di una fanciulla gentile come me avrebbe potuto cogliervi alla sprovvista...** Si allargherebbe adesso sulle labbra un sorriso mentre tenteresti di coprire ancora la distanza che vi separa. L?andamento si farebbe volutamente più >>
ITHILBOR >>ondeggiante e austero, tradendo natali regali che non ti appartengono. Tenteresti di sorpassare la sua figura, quasi di girargli attorno, compiendo un mezzo giro per posizionarti accanto all?albero che, probabilmente, era il suo >>
ITHILBOR >>bersaglio. Ad esso ti appoggeresti e nuove parole gli rivolgeresti **fate vedere cosa sapete fare, vi spiace?**


ASHLAR {Limitare bosco} Si volta ora del tutto e il ceruleo arriverà finalmente ad incontrare il volto della sconosciuta. Una dama, dunque. Le sorride, gentile, come un brav'uomo farebbe in presenza di una dama, cercando di mantenere quell'atteggiamento>>
ASHLAR tranquillo e sereno che si dovrebbe perfettamente addirsi a una persona perbene. E quindi cercherebbe di non lasciar tralasciare dal suo sguardo il malizioso interesse che al momento la faina proverebbe. Tenta di costringere lo sguardo a >>
ASHLAR seguire unicamente il volto e le iridi della ragazzina, dalle fattezze ancora così tenere, così acerba. Invidia molto la giovinezza e tutti i vantaggi che essa comporta, l'invecchiare altro non fa che sfiorire la bellezza, venderebbe la>>
ASHLAR propria anima pur di risparmiar degli anni. Il braccio destro, che ancora stringe il pugnale, andrebbe a poggiarsi appena sotto il petto dell'uomo che si chinerebbe ora in un inchino piuttosto profondo. Resta in posizione diversi istanti >>
ASHLAR prima di tirarsi su, in posizione perfettamente eretta, quasi a voler dimostrare la riverenza, tutta apparente, che prova nei confronti dell'interlocutrice. Il sorriso,lieve, sembra indelebile. Cercherà nuovamente di controllare la propria>>
ASHLAR voce, annullandone ogni nota acuta, cercando di farla divenire quasi piacevole all'udito, profonda, maschile, gentile. ''Confido nella bontà della Dea che mi protegge,milady'' si limiterà a rispondere. Probabilmente ha ragione, ma la mente>>
ASHLAR della faina non potrebbe nemmeno lontanamente considerare la possibilità di cadere in errore, di avere torto. Semplicemente impossibile, il solito altezzoso egocentrico... Osserva la dama allontanarsi. E di buon grado sembrerebbe accettare >>
ASHLAR la sua proposta. A una dama non si dice mai di no...Vero? ''Certamente milady, se questo v'aggrada...'' Suadente proferirà.[Skill sotterfugio liv 1] Riuscirà a non colpirla in pieno? Intanto comincia a mettersi nella posizione assunta solo>>
ASHLAR qualche attimo prima. Piedi distanti 30 cm l'uno dall'altro, spalle rilassate, sguardo dritto, dinnanzi a sé a scrutar con attenzione il punto da colpire, aiutato dal manico del pugnale che, puntato verso il cielo, servirebbe come punto>>
ASHLAR di riferimento al lancio, un mirino... La punta è ancora stretta fra indice e pollice e il braccio completamente disteso, polso dritto, e ora, silenzio.

ITHILBOR [*§*limitare bosco*§*]fai tue le parole che egli pronuncia, con una gentilezza e una riverenza tale da apparire quasi forzate. Sorridi amichevolmente, rimanendo appoggiata all?albero, quasi fossi tu stessa a sostenerne l?enorme peso. >>
ITHILBOR >>Lo sguardo si tinge leggermente di sfida mentre osservi ossessivamente i movimenti di preparazione che egli compie, studiati nei minimi dettagli. Lo guardi, ma la mente ti mostra inevitabilmente altre immagini, relegate a un >>
ITHILBOR >>passato che non vuol vestirsi di soli ricordi. Le braccia di nuovo si stringono in vita, sotto al mantello, e ti voti al più totale silenzio. Solo rispetto nei confronti di quella concentrazione o mera titubanza che egli possa riuscire a >>
ITHILBOR >>lanciare un coltello se disturbato da qualche rumore? Sottigliezze. L?istinto di conservazione ti spinge a rimanere zitta, a spostarti leggermente con tutto il corpo verso la parte posteriore dell?albero, pur rimanendo visibile ad Ashlar. >>
ITHILBOR >>Le dita ancora si muovono convulsamente, come se stessero suonando un pianoforte immaginario, bramose di stringere quell?arma che, tra tutte, fu la tua prediletta. Un sorriso che si tinge di nostalgia si adagia sulla bocca, >>
ITHILBOR >>rimanendo, quasi fosse proprio Phebo quel che stai ammirando. E poi...ancora silenzio.

ASHLAR {Limitare bosco} Tutto tace, solo le timide onde del lago osano disturbare il silenzio calato fra i due. E sarà così ancora per un pò. Finché il coltello non sarà affondato nella corteccia dell'albero ove la ragazza si appoggia e cerca>>
ASHLAR quasi protezione. Ma non è su di lei che l'attenzione dell'uomo ricade. L'occhio rimasto aperto, infatti, è puntato sull'albero, esattamente al centro della sezione che gli viene mostrata dalla posizione in cui si trova. La mente dell'uomo tenta>>
ASHLAR di escludere completamente il pensiero e il ricordo della dama, forse in una posizione un pò pericolosa, sebbene si sia comunque portata un pò più in disparte. Il braccio si piega sul gomito di 45° gradi circa, finché il manico del coltello non>>
ASHLAR sarà arrivato all'altezza dell'orecchio dell'uomo. Respira lentamente, forzando i polmoni a regalargli l'aria a poco a poco, e questa volta non è solo questione di apparenza, deve davvero riuscire a placarsi, nonostante la presenza della ragazza>>
ASHLAR abbia un pò debilitato lo stato di assoluta quiete nel quale il suo mondo era immerso. I muscoli dovrebbero essere pronti a rispondere ai voleri dell'uomo con discreta precisione, ora che la concentrazione è alta e la situazione quasi perfetta.>>
ASHLAR Si prepara finalmente al lancio...

ITHILBOR [*§*limitare bosco*§*] e ancora, avida, osservi quei movimenti, percepisci al sua concentrazione che è tale da assumere quasi forma a parte accanto a lui, quasi si fosse sdoppiato. Rumore di onde in lontananza, dolce suono >>
ITHILBOR >>che giunto ad altrui orecchio permetterebbe di abbandonarsi a romantiche fantasticherie, che a te adesso son negate. Le dita ancora fremono e una sottile vena di agitazione inizia a scuoterti il corpo, quasi temessi e bramassi al >>
ITHILBOR >>momento stesso il tanto sudato lancio. Il suo occhio fissa un bersaglio ben preciso: segui il suo sguardo, fissi quel punto che egli, probabilmente, vorrà colpire e i tuoi occhi smettono di guardare lui e si fermano lì, nella meta del coltello, >
ITHILBOR >>attendendo che all?albero venga inflitto dolore da quella punta. forse è solo semplice curiosità, ma forse è anche una sorta di sfida intima con te stessa, come se volessi metterti alla prova, davanti alla possibile morte, come se volessi>>
ITHILBOR >>eventualmente accettarla senza alcuna remora. No, non sei ancora pronta ad accoglierla, a farti cullare tra le sue braccia...sono i riflessi che vogliono essere testati, destati da un sì lungo torpore. È l?udito che vuol essere messo alla >>
ITHILBOR >>prova, per vedere se è ancora abituato a captare con precisione la provenienza del sibilo.

ASHLAR {Limitare bosco} Ed accade tutto nel giro di pochi istanti. Il braccio viene completamente disteso in un unico e continuo movimento che tenterebbe di essere quanto più rapido e preciso possibile. Prima che l'arto venga del tutto proteso in >>
ASHLAR avanti,però, l'uomo abbandonerebbe la sua presa sulla lama allargando, di poco, il pollice dall'indice, quel tanto che basterà al pugnale di scattare in avanti. Veloce l'arma fenderà l'aria e le nebbie compiendo una rotazione di 180°. Il >>
ASHLAR bersaglio,l'albero, verrà colpito, ma non nella sua parte centrale come sperato, un pò più verso sinistra. Il busto dell'uomo, nel momento del lancio, tenta di restare quanto più fermo è possibile, senza accompagnare il movimento del braccio>>
ASHLAR per non sbilanciarsi e deviare così la traiettoria dell'arma. Solo ora la faina sarà libera di emettere una profonda espirazione. E' riuscito a non colpire la dama. Un bene o un male? Quanti denari avrà con sé? La osserva per bene. Non più>>
ASHLAR solo il volto, ma anche le vesti. Non muove un solo passo mentre la studia, sembra disarmata, che incosciente! Forse non conosce ancora bene la città, forse è solo una forestiera, come tale non dovrebbe avere molto con sé. Eppure il>>
ASHLAR suo parlare e le sue movenze gli suggerirebbero tutt'altro. Ci sono delle discordanze, e il nordico è curioso. Sarà la sua voce a rompere per prima quel silenzio. ''Milady... Non avete paura di girar tutta sola per Barrington? Non è una città>>
ASHLAR sicura per voi, donne indifese'' Chiaramente ha abbandonato le false vesti di adulatore. Da quella ragazzina squattrinata non ci avrebbe guadagnato granché, le apparenze parlano chiaro, e per lui solo l'apparenza conta. Nell'intonazione si legge>>
ASHLAR curiosità e interesse,certo, ma anche scherno e superbia, nei confronti di quegli esseri, le donne, che certamente nel suo perverso mondo sono inferiori. Salvo le sacerdotesse, s'intende.

ITHILBOR [*§*limitare bosco*§*] solletica l?udito quel sibilo che una e più volte hai udito prima che la punta del tuo coltello ferisse la tua preda. Gli occhi si socchiudono per un solo istante, per poi riaprirsi e veder l?arma conficcata nella corteccia >
ITHILBOR >>dell?albero, di poco spostata verso te rispetto a quello che pensavi di aver individuato come bersaglio ultimo. Percepisci il suo sguardo indagatore su di te, uno sguardo che, tuttavia, non si fa portatore di desiderio, non è carico >>
ITHILBOR >>della stessa malizia che altri hanno osato donarti. Egli rimane fermo nella sua posizione, la sua voce decisa inizia a spandersi nell?aria e si fa portatrice di una sorta di avvertimento, travestito un consiglio. Egli parla di donne indifese e,>>
ITHILBOR >>sì, potresti apparire tale, disarmata per come sei. Ma egli non conosce la Fenice che ha davanti, la bambina ingannevole travestita da donna sprovveduta che nulla teme. Sorridi appena al suo dire mentre la mano sinistra si porterebbe all?elsa>>
ITHILBOR >>del coltello, la stringeresti e cercheresti di staccarlo con forza per poi nasconderlo puerilmente dietro la schiena. Compiresti qualche passo di avvicinamento, giusto due o tre, prima di rispondere al suo dire >>
ITHILBOR >>**niente male il vostro tiro. Ma sono certa che sapete fare di meglio. Oddea, se avete ragione! Non dovrei girare tutta sola, con questa nebbia, in questa cittadina pericolosissima! Sono proprio una sprovveduta, messere. Per fortuna che oggi >>
ITHILBOR >>ho incontrato un uomo d?onore come voi...** si tingono di ironia schietta quelle parole, non tenti di nasconderti dietro la maschera della donnetta stupida, non stavolta. L?uomo ha cambiato atteggiamento, impossibile non notarlo. L?espressione >>
ITHILBOR >>sul suo volto è meno accondiscendente e più indagatrice. Il tono è curioso, interessato. Troppe volte hai scorto sguardi e ascoltato parole del genere. Troppe volte li hai donati e le hai pronunciate. Sorridi ancora mentre mostreresti adesso >>
ITHILBOR >>a lui il coltello. Il tono si farebbe più deciso, non vi è alcuna inflessione sarcastica, e lo sguardo assumerebbe lo stesso atteggiamento fiero **le apparenze ingannano, messere... Non vi dispiace, dunque, se prendo questo in >>
ITHILBOR >>prestito, vero?** alludendo chiaramente al coltello, che viene posto in evidenza di fronte allo sguardo dell?uomo. **Sapete...per le evenienze...**

ASHLAR {Limitare bosco} Lo sguardo ancora una volta aderisce perfettamente a volto della dama studiandone l'espressione. Ne ha viste di dame perbene aggirarsi per Barrington e Avalon, ci ha parlato, le ha ingannate. E ha visto tante altre dame che>>
ASHLAR ben poco hanno a che vedere con la bontà e l'educazione, Kyra è la prima fra tutte, in molti sensi. Sorride di nuovo, ma diversamente da quanto fatto prima. Il suo sorriso ora è più sottile, tirato più da un lato che dall'altro, gli angoli>>
ASHLAR arricciati gli donerebbero un che di inquietante. Con chi ha davvero a che fare? Compie qualche passo anche lui, e i due si dovrebbero ritrovare a mezzo metro di distanza. Il ceruleo è puntato sugli occhi della ragazza pronto a coglierne>>
ASHLAR sfumature e movimenti. ''Le apparenze ingannano? Dunque non sareste una povera dama indifesa? Con quel mio pugnale no di certo... Avete anche idea di come si utilizzi e, soprattutto, contro chi puntarlo?'' sonda così le intenzioni della ragazza>>
ASHLAR nel tentativo di capire, anche solo sommariamente, che genere di ragazza sia, se potrebbe in qualche modo tornarle utile... Opportunista come al solito, ma è difficile piegare l'animo di voi assassini, la collaborazione è difficile da stabilire,>>
ASHLAR solo il tempo e l'esperienza potranno,magari, dargli ragione.


ITHILBOR [*§*limitare bosco*§*] l?uomo si avvicina, ma il coltello che la tua mano stringe continuerebbe a rimanere nella medesima posizione. Nuove parole da lui pronunciate ti giungono e sul momento ti limiti ad annuire, concedendoti di tanto in >>
ITHILBOR >>tanto una smorfia di stupore. Poi di nuovo ripiomba quel sorriso fastidioso che mira ad avallare ciò che egli dice e non appena cala di nuovo il silenzio saresti tu a prendere parola, iniziando a parlare in quel tono sussurrato >>
ITHILBOR >>eppure concitato tanto familiare alle confidenze **quante domande...quanto siete curioso...volete sapere se so utilizzarlo? Sciocco...la domanda è piuttosto inutile. Pensate che mi sarei messa accanto all?albero se non avessi saputo con >>
ITHILBOR >>esattezza ciò che stavate facendo? Pensate che mi sarei voltata a guardare il vostro bersaglio se non avessi prima notato tutti i movimenti che avete compiuto con indiscussa abilità? E pensate, ancora, che avrei osato, davanti alla vostra>>
ITHILBOR >>bravura, prendere questo coltello e sfoggiarlo davanti a voi, adesso? No, messere. Posso apparire incauta, ma vi assicuro che non lo sono. La mia pelle mi è cara, ho ancora troppo da fare in queste terre...guardatemi...>>
ITHILBOR >>guardatemi più a fondo...guardate i miei occhi, adesso. Vi sembrano innocenti? Guardate queste mani...vi sembrano inesperte?** lentamente inizieresti a slacciare con la mano destra il nastro che chiude il mantello, a scostarlo da un lato, >>
ITHILBOR >>a mostrare il corpo fasciato da una tuta nera che non lascia spazio all?immaginazione. **e questo mio corpo...vi sembra poco allenato? Non lasciatevi ingannare dalla mai giovane età, messere. La vita mi ha fatto crescere in fretta...** Giù la >>
ITHILBOR >>maschera, via l?inganno. È Ithilbor che stai mostrando. Non una damina, non un bambinetto. No...è colei che veniva chiamata Bambina della Morte. colei che è stata addestrata a seminare la fine ultima. **se volete una prova del mio >>
ITHILBOR >>dire, procuratemi delle armi...e io vi dimostrerò che con me non si scherza...vi aspetterò qui al tramonto, ogni sera. Quando vorrete...mi troverete pronta a far bella mostra delle abilità che mi appartengono...** arretreresti di qualche >>
ITHILBOR >>passo, come se ti stessi preparando ad andar via. ** e se proprio non dovreste trovarmi, venite in bettola e chiedete di Melanie...**
ITHILBOR //dovreste = doveste

ASHLAR {Spiaggia} Quanto poco gli è bastato a scatenare una tempesta. Ascolta silente le parole della dama lo sguardo è sempre puntato su di lei. Questa sera hanno mentito entrambi, si sono ingannati l'un l'altro, ma è bastato il lancio di un coltello>>
ASHLAR far cadere ogni certezza, a far scivolare via ogni mera illusione. Sono bravi, loro, a tessere le tele dell'inganno e della falsità. Il sorriso si allarga alle di lei parole. Sono dure, sono scioccanti e insolite per una ragazzina, avrà altre>>
ASHLAR sorprese da cacciar fuori? Intanto le risponde, divertito, perversamente stimolato da tanta violenza seppur solo verbale. ''Milady, di dame stupide a Barrington ne troverete a bizzeffe, e allora capirete perchè io vi abbia facilmente confuso>>
ASHLAR per una di loro, e poi...eravate davvero priva d'armi fino a poco fa e...sì, questo vi avrebbe classificato come una grande sprovveduta...e sciocca.'' fa una pausa e sorride ancora, maligno forse,divertito,molto. ''...Prima non guardavo voi, ma>>
ASHLAR il mio bersaglio, sono comunque disposto ad assaporare queste vostre grandi qualità e sappiate che io non spendo soldi per futili motivi, dovrete essere davvero all'altezza di quanto dite, alla fine dovrò avere il mio tornaconto'' Nessun>>
ASHLAR ladro che si rispetti sperpera i suoi beni inutilmente. Per ora la ragazza si dovrà accontentare del pugnale da lancio ottenuto in questo primo incontro, la prossima volta, chissà...

ITHILBOR [*§*limitare bosco*§*verso spiaggia*§*] ascolti il suo dire, le sue giustificazioni a delle affermazioni presentate con veemenza. Sei anche disposta ad accettarle, ammesso che faccia differenza l?accettarle o meno. La nebbia vi avvolge >>
ITHILBOR >>entrambi, ma non pensi sia più densa. Ti piace. Crea l?atmosfera. Il coltello ottenuto, senza chiedere alcun permesso che, tuttavia, pare tacitamente accordato, verrebbe portato alla cintola, nel primo posto vuoto che la tua mano incontrerebbe, >
ITHILBOR >>sul lato destro. Ancora compiresti qualche passo indietro, prendendo le distanze da colui che sembra aver accettato il metaforico guanto che hai gettato. Un sorriso che dura un attimo, poi si disperde per lasciare il posto ad un?espressività >>
ITHILBOR //espressività=inespressività
ITHILBOR >>fredda e distaccata da non apparire nemmeno reale. Null?altro aggiungeresti al suo cospetto. Solo, quando ti sarai allontanata di circa altri 2 mt, ti volterai e riprenderai la strada verso casa. La mente inizierà a ripercorrere >>
ITHILBOR >>quanto appena accaduto, sforzandosi persino di associare quel volto a un ricordo svanito. Dove sei stata tutto questo tempo? Ma, soprattutto, quanto di questo tempo è trascorso? Sembra ieri che sei arrivata, eppure quella città la >>
ITHILBOR >>conosci troppo bene, ti muovi con sicurezza. Il capo ancora si scuote e la mano sinistra da sotto il manto si diletta a giocare con il nuovo coltello ottenuto. Guardi il lago, ti volti verso il sentiero. Sussurri a te stessa >>
ITHILBOR >>***Bentornata alla vita, bambina***

ASHLAR {>Boschetto} Osserva la dama allontanarsi e sorride fra sé. Molto bene. Si sarebbero presti rincontrati e,chissà, magari anche in compagnia della Dalia, divenuta ormai sua perfetta collaboratrice, se non fosse per il suo insostenibile carattere.>>
ASHLAR significativo il fatto che il nordico non le abbia ancora dato addosso. Qualche attimo di stasi si prende per osservare le nebbie inghiottire la ragazzina e poi si volta muovendo i suoi passi in direzione del boschetto e dell'albero ferito >>
ASHLAR poco prima. Non ha fatto grossi danni, la prossima volta si sarebbe impegnato di più, per ora si accomoda alle sue radici lasciando che il capo si abbandoni sulla ruvida superficie del tronco. E' già assonnato, stanco, provato. Non tanto per>>
ASHLAR l'allenamento, quanto per la discussione avuta, imprevedibili gli effetti che una ragazzina così piccola può avere. E non è la prima che, così piccola, dimostra un carattere ben più aggressivo del normale. In queste lande, le ragazze crescono>>
ASHLAR male e troppo in fretta...