I Ladri di Avalon

Di Fallimenti e Femminilità

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    _Kyra_
    Post: 4
    Sesso: Femminile
    00 21/08/2009 21:33
    Ashlar:

    Riassunto:La faina e la bambola assassina hanno un nuovo incontro alla biblioteca. Qui la ragazza racconterà al nordico l’esito del rapimento di Ethan e quindi anche dello scarsissimo incasso.Ashlar tenterà di non avere reazioni troppo brusche e ricorderà alla collaboratrice del patto che avevano fatto:ora è il momento che lei collabori al piano macchinato dalla faina,anche se ciò implicherà un abito un po’ troppo femminile per i suoi gusti...

    Commento:Ma quanto abbiamo giocato???Il tempo è volato davvero e come al solito è stata una giocata divertente e piacevole

    Kyra: Anche io ti adoVo ù_ù [SM=g1730014]



    ASHLAR [esterno/mascherato]fra la folla la faina avanza,elegante e sinuosa come solo un essere tanto sottile e agile può fare e nei pressi della piazza di marmaglia ce n’è sempre e, anzi,sembra quasi che l’afa e il caldo estivo abbia fatto moltiplicare l’isoportabilità di quell’informe massa. Il ceruleo sguardo del nordico scivolerebbe con ben poco interesse sulle figure che lo circondano,nient’altro che ostacoli al suo silenzioso cammino quest’oggi diretto alla biblioteca ove la bambolina lo attende,è da molto che non s’incontrano e probabilmente avrà importanti nuove da dargli...Ed ecco che pian piano va a muovere i suoi passi sempre più vicino alle spoglie mura che delimitano la strada che sta percorrendo,alla ricerca di ombra,lo fa per il caldo o per nascondersi?Forse per entrambe le cose,il passo intanto si farebbe sempre più leggero,nonostante il chiasso infatti cercherebbe di concentrarsi per una delle sue esercitazioni preferite,per far meno rumore possibile infatti deve riuscire ad aver un buon controllo del proprio corpo, in special modo dei piedi che ad ogni passo andrebbero a saggiar il suolo sottostante con crescente delicatezza così da potervisi adattare nella maniera più consona[skill furtività +2].Ma ecco che l’edificio della biblioteca si palesa al suo sguardo,un lieve sorriso gli impegna le labbra,chissà la ragazzina dove si nasconde...Nessuno questo pomeriggio,però,potrà gustare i raffinati lineamenti del ladro,del tutto coperti dalla splendida maschera in argento che indossa,al fianco sinistro invece è assicurata la fodera di cuoi che custodisce l’affilato pugnale,gentil regalo di una dama ormai dimenticata.

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ Meriggio caldo, quello di oggi. Sole che inclemente illumina e surriscalda, nel massimo del suo trionfo e splendore, non c'è spazio per sibili nel buio ed oscure macchinazioni sotto questo sole, o almeno, così dovrebbe essere. Nei Giardini rigogliosi e curati della biblioteca cerca riparo dal riverbero dell'astro diurno una donna. Che sia una donna, lo si intuisce dal corpo sottile, slanciato, da quelle mani dalle lunghe dita affusolate che emergono dalla stoffa nera, da quell'accenno di forme che si intravede attraverso le vesti. Non da altro. Il viso è celato in parte dalle ombre che il cappuccio di stoffa riversa su di esso, ombre che continuano a combattere contro la luce diurna. Visibili son solo le labbra, rosse, sottili, sensuali. I capelli color delle fiamme sono legati all'indietro, una lunga coda di fuoco ribelle adagiata sulle spalle e nascosta dal mantello legato in gola. Una veste ricopre quel corpo agile e flessuoso, fatto che, stranamente, in quei giorni sta accadendo spesso. Stoffa nera strofina contro la pelle lattea, in netto contrasto. Eppure, nonostante l'abbigliamento più femminile, la nordica non rinuncia alle armi.Il bracciale con lama estraibile sta come sempre al braccio destro, nel corsetto è infilato il pugnale dei maestri dei mestieri. Un equipaggiamento scarso, rispetto al solito. La schiena della giovane è mollemente poggiata al tronco dell'albero le cui fronde creano ombra e riparo dal calore, le braccia sono conserte, sul viso celato l'espressione è rilassata, annoiata perfino. Ha setacciato il giardino da cima a fondo, controllato dietro i cespugli. Paranoica. Ma è sola. Per il momento. Pensieri pigri le riempiono la mente, navigano lontano. Sembra in attesa di qualcosa }

    ASHLAR [esterno>ingresso/mascherato]e ancor i passi,forse un pò più lenti di prima,porterebbero l’uomo al pesante portone che da accesso alla biblioteca,quante volte vi sarà entrato?e mai per leggere libri,ma solo per spiare,solo per far da spettatore alla vita altrui,il suo passatempo preferito d'altronde...ma non il suo mestiere,non la sua essenza,la faina infatti può esser solo protagonista...La sottile mano dalla pallida colorazione andrebbe adesso a posarsi sulla lignea sospingendola con poca forza e aprendola quel poco quanto basta a far passare il sottile corpo del nordico,sempre con lentezza e precisione,con un unico passo entrerebbe nell’illuminato atrio che proprio sul giardino affaccia, con cura se lo chiuderebbe alle spalle cercando di far meno rumore possibile,poi,sondando con maniacale precisione il suolo da pestare,si dirigerebbe verso la porta a vetri che custodisce l’entrata al giardino,prima però si soffermerebbe a scrutar la dama incappucciata che ivi sembrerebbe attendere,sorride ancora,quasi divertito di aver riconosciuto nella sua collaboratrice una donna,cosa mai l’avrà convinta a indossare un abito femminile?Con delicatezza, quindi,l’uomo aprirebbe la porta,sempre leggeri i suoi passi,pronti a percepir la diversa consistenza del suolo,erboso,morbido,forse così sarebbe anche più facile celarsi all'udito altrui,esperienza da sperimentare ulteriormente in futuro....

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ Il sole continua a splendere, continua a emanare calore. Strano. Con tutte le imprecazioni e le maledizioni a fior di labbra della donna a quest'ora dovrebbe piovere. Non hanno funzionato evidentemente. Lo sguardo grigiastro, ricco di sfumature, vaga per il giardino lussureggiante, scivola sui cespugli, sugli alberi, su quei colori dalle tinte forti. Delizioso. Eppure non l'attrae. Non le interessa al momento. Non le interessa come una volta le interessavano le erbe. Una volta le amava. E adesso? Cenere fredda. Vagano ancora le mire, sfiorano con tocco leggero ogni cosa raggiungibile dalla fiacca vista umana, per andare poi, con impazienza, verso la vetrata. Ancora nulla. S'indurisce appena lo sguardo, non le piace aspettare, non le piace annoiarsi. Un momentoSi schiude il portone, e una figura furtiva penetra all'interno dell'edificio. Stringe gli occhi, come a cercar di veder meglio nonostante la vista sia ottima. Si avvicina l'uomo -perchè d'un uomo si tratta - e a mano a mano si distingue meglio. Nota la maschera sul viso, lo guarda varcare la soglia della porta scorrevole, silenzioso, agile. Le labbra si incurvano appena, un sorriso maligno. Non può vederne il viso ovviamente, ma conosce quella maschera, sa chi vi si cela sotto. Eppure, ancora non lo chiama, non cerca la sua attenzione con urla sguaiate, piuttosto, attendeche s'avvicini, permanendo immobile. Cosa penserà del suo abbigliamento? Pensiero che la fa sorridere ancor di più, sinceramente divertita, sorriso che però non raggiunge gli occhi gelidi. Solo se e quando egli la raggiungerà la bocca s'andrebbe a dischiuder} Sid vobis... {Voce bassa, vibrante, musicale forse} Come va la gola? {riferimento implicito al primo colpo effettuato, e un ghigno, ben visibile, accompagnerà quelle parole, senza che la posizione rilassata venga disturbata o modificata}

    ASHLAR [giardini]e l’erba ancora viene impietosamente pestata dai leggeri passi della faina che ormai sembra aver fatto del tutto suo quel modo di camminare così silenzioso,proprio come un fantasma farebbe aggirandosi fra i mortali,senza esser visto né sentito,spaventosamente presente all’insaputa di tutti e pronto sbucar fuori nel momento più opportuno per nutrirsi voracemente della paura delle sue vittime...Ma non è,sfortunatamente,questo il caso,oggi si è recato alla biblioteca solo per parlare con la sua cara bambola assassina,che si è dimostrata essere all’altezza della difficoltosa situazione nella quale i due si sono ritrovati l’ultima volta che si sono visti,non ha quindi nulla da rimproverarle,un briciolo di rispetto se l’è riuscito a guadagnare questa ragazzina. Da sotto l’argentea sorriderebbe,del tutto conscio del fatto che l’interlocutrice non l’avrebbe potuto cogliere,giunto a qualche passo di distanza dalla giovane si piegherebbe in un inchino,la schiena dritta si va quindi a piegare di qualche grado rispetto al resto del corpo,poi tirandosi su muoverebbe finalmente parola ''sid a voi milady...''lo sguardo non si distacca nemmeno un attimo dall’esile figura della bambola per poi rispondere alla sua domanda con tono colloquiale,quasi la domanda che ora gli vien posta sia del tutto innocente e legittima ''egregiamente,mia cara...''si andrebbe dunque ad accomodare al suo fianco senza ulteriori perdite di tempo,e ripagherebbe la ragazza con la medesima sottile e pungente ironia da lei impiegata qualche attimo prima ''...e voi non avete caldo sotto quel mantello?''

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ Si avvicina, uomo di tenebra, senza scrupoli.. Ladro, Spia, Rapitore... Assassino? Non la sa questo la giovane, nè le interessa partiicolarmente al momento. Forse non le interesserà mai, ma dopotutto, un giorno dovrà prendersai la briga di conoscere meglio il suo collaboratore.. Forse. Non l'è mai piaciuto lavorare assieme ad altre persone, è sempre stata una giovane schiva, atta a contare sulle proprie forze. Nell'ultimo periodo, quella convinzione era mutata. Aveva bisogno di altri per portare a termine i piani più ambiziosi. Non poteva vivere per sempre di furtarelli. Persone qualunque, erano da scartare a priori. Ma la Faina, assieme al Pirata, si erano rivelati utili e capaci, guadagnandosi un rispetto che lei non nutriva per nessuno al di fuori di se stessa. Ascolta la risposta alle proprie parole, un nuovo sorriso le increspa le labbra, che appassisce subito dopo. Uno splendido fiore morto troppo in fretta. } Caldo... Si. Dovrò procurarmi una maschera come la vostra un giorno o l'altro. Maestri dei Mestieri? { Prova ad indovinare. Sembra una conversazione garbata, formale, cortese. Finzione. Finzione e bugie nelle quali i due sguazzano da tempo. Perchè vivono di questo. Dipendono da questo. Tutto sta nella loro abilità di recitare alla perfezione il loro ruolo, di fare la propria parte. Una macchina ben oliata... Una macchina letale.} Ho da riferirvi l'esito del colpo { la voce, che prima sembrava divertita, più di una ragazzina che di una donna, muta di colpo. Si tramuta in un bisbiglio quasi, un mero sussurro... Un sibilo} Ho già controllato, siamo soli. { gli assicura. Il viso sotto quel manto, rimane impassibile, nonostante ciò che ha da dirgli la infuria, ed è pronta a giurare che farà infuriare anche la faina. Ma che colpa ne hanno, dopotutto, la Dalia nera e il Pirata?} Il Pirata è stato di grande aiuto... Grazie a lui sono riuscita ad incontrare lo schiavista appena giunta a Barrington... { lascia scivolare via le parole, umettandosi le labbra, interrompendosi}

    ASHLAR [giardini/mascherato]Poco lo spazio che separa i due e colloquiali apparirebbero i toni della conversazione,eppure,nonostante le esperienze che insieme hanno condiviso e i segreti che insieme custodiscono,un muro ben saldo fatto di freddezza e sfiducia sembra ancor dividere i collaboratori che per ora l’un dell’altro conoscerebbero solo le mire e i desideri,tutti sempre e comunque incentrati sul denaro e il guadagno. La prima domanda,forse retorica,posta dalla bambola verrà lasciata senza risposta,sospesa nell’aria immota e bollente di quell’estate che sembra non voler finire mai. Ma subito qualcosa muta e non solo nell’intonazione della voce della bambolina, tutto ciò che li circonda infatti apparirebbe alla percezione della faina diverso,quasi passando in secondo piano,quasi come se il giardino,il caldo,le mura della biblioteca e persino il sole divenissero solo dettagli di quest’afoso pomeriggio, il ceruleo sguardo si posa sulle labbra di Kyra,tutte le attenzioni della faina ruotano attorno a ciò ch’ella si appresta a dire e i suoi occhi,che sembrano consumare le vermiglie di lei,non farebbero altro che tentar di stringerle per costringer quei petali a pronunciar finalmente l’atteso verdetto. E nel mentre confuse e false parole di scusa verrebbero pronunciate da quella lingua che di tutti i colori ha saputo inventarsene,ma ora non ha importanza,tutto ciò che non riguarda il rapimento di Ethan e soprattutto l'esito del loro sudato lavoro ha ben poca rilevanza...E quindi da dietro la maschera sarà possibile udire la profonda voce del nordico scivolar via ''io ho avuto qualche problema sull'isola delle mele,se fosse rientrato nelle mie possibilità certamente mi sarei occupato io di quella piccola pulce...''più viva e accesa si farebbe indi la voce della faina,mossa dalla fremente curiosità e cupidigia ''E dunque?Quanto siete riusciti a guadagnare?''

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ Permane impassibile il viso della giovane, un viso che mostra meno di quei pochi anni che ha. Quanti anni le si darebbero a guardarlo quel volto? Sedici, diciassette forse. Un viso angelico, a dispetto dei desideri, degli intenti, dell'anima dell'irlandese. Osserva l'uomo con quelle sue mire argentee, pozzi in cui affondare, perdersi, annegare... E la voce torna a farsi udire, fioca, debole, sussurri rabbiosi, come se stesse per vomitarlo quel racconto, un mormorio violento che potrà raggiungere probabilmente solo l'udito della Faina.. Così vicina, eppur così distante} Lo Schiavista si è presentato alla Baia assieme a quattro guardie armate fino ai denti. Il bambino ha provato a scappare più volte... Ho temuto che non sarebbe arrivato vivo nelle mani di Sharden. Ho dei problemi a controllare la mia... Impulsività, talvolta. Come voi { eloquente riferimento al comportamento tenuto dal nordico durante il rapimento. Ma come biasimarlo?} Io e il pirata siamo comunque riusciti a tenerlo a bada. Che peste orribile. Abbiamo iniziato le trattative con lo schiavista... Le cose non sono andate affatto bene. Ho provato a convincerlo in tutti modi, abbiamo provato entrambi. Ci aveva offerto appena 300 monete, aspiravamo almeno a 1000. Non c'è stato nulla da fare. Ho minacciato di tenere il bambino con me e di chiedere il riscatto, piuttosto che darlo via per 400 misere monete -prezzo cui eravamo giunti- ma egli ci ha minacciati a sua volta. Erano cinque contro due soli, io ero stanca, e il bambino sarebbe scappato nel caso di uno scontro... sarebbe stato un suicidio... Non ho potuto far altro che accettare, il denaro l'ha preso il Pirata {Ha uno sppasmo infine la bocca, un fremito. Le palpebe verranno chiuse sotto la stoffa del cappuccio, la giovane tacerebbe... Tutta quella fatica... per 400 misere monete. maledizione.}

    ASHLAR [giardino/mascherato]Lo sguardo ancor permane sul viso della giovane,vuol coglierne ogni inclinazione,ogni minima movenza,non che abbia una particolare predilezione per quella damina che ben poca femminilità è riuscita ad ostentare fino a oggi,ma perché vuol riuscire a cogliere i sentimenti che l’animano e forse riuscire anche a percepire in anticipo l’atteso risultato,e quindi guadagno,di quel sudato lavoro in cui i due s’erano tanto adoperati. Ma forse già il tono da lei assunto dovrebbe suggerirgli qualcosa,la speranza è comunque l’ultima a morire e ogni muscolo,ogni tendine e ogni nervo dell’uomo è teso ad ascoltar quelle parole che a poco a poco vengono centellinate con cura dalla ragazza, riluttante a svelar la verità al suo collaboratore. Ma quando anche l’ultima parola verrà pronunciata la ragazza riuscirà a veder solo la maschera ed ascoltare il silenzio della faina che lì sotto cercherebbe di trovar la giusta forza per dar un minimo di controllo al proprio turbolente animo. Si volta,andando a rivolgere il proprio viso verso il suolo,i pugni vengono stretti e le nocche delle pallide mani si farebbero ancor più chiare mentre nella carne dei palmi le unghie dell’uomo affondano a poco a poco. Sarebbe cambiato qualcosa se fosse andato anche lui? E se il ragazzino fosse rimasto con loro tre,sarebbero riusciti a guadagnarci di più? Forse no,forse l’avrebbe ucciso con le proprie mani prima di trovare il tempo di controllarsi...E dopo essersi lasciato sfuggire un pesante sospiro tornerebbe a parlare,ma laconico è il suo dire,ancora infatti l'uomo tenta di non dar libero sfogo ai suoi pensieri e soprattutto ai propri istinti “capisco...ora i denari chi li ha?''

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ Gli occhi si aprano lentamente, tornano a guardare l'uomo, torano a guardare la maschera. E' preoccupata la Dalia Nera, molto. Eppure quel viso non ostenta nulla, piatto, spento, morto. Unico bagliore nelle iridi grigie, segno che qualcosa in quel corpo è vivo [sangue freddo +1] Il silenzio si dipana tra i due fuorilegge, denso, teso. E a quel timore cede lentamente il passo alla rabbia, a un'ira che probabilmente la donna farà fatica a contenere. Un'ira che prende di mira lei, il pirata, la faina, lo schiavista... Il bambino. Quel maledetto bambino. Si è lui. In quel moccioso trova la propria valvola di sfogo. Se l'avesse lì di lui non rimarrebbe null'altro che un mucchietto di carne morta e sanguinolenta. Che immagine affascinante. Perversa? Anche. I denti incisivi andrebbero a mordere il labbro inferiore mentre la faina si volta. Un sospiro. Sembra quasi che quel sospiro le provochi una fitta di dolore al petto. Fallimento. Lo sente tutto, quel peso. E arriva la domanda, voce tesa. Cerca la voce per rispondere, voce che le sembra sia rimasta impigliata in gola, quella gola bianca e sottile. Poi, chissà come, chissà dove, ritrova quella voce, che fuoriesce, s'invola in fretta e furia fuori dalla bocca sensuale} Li ha il pirata {lo ripete. L'ha già detto prima, ma non glielo fa notare. Non le sembra il momento di stuzzicarlo. Inspira ed espira profondamente, a sua volta, più volte. Come porre rimedio a quell'operazione che era costata tanta fatica e che aveva dato così poco profitto? Ci doveva essere un modo. In quei giorni tutti se n’erano stati tranquilli, senza dare nell'occhio, s'erano nascosti. Era tornato il momento di ritentare. Nessun'altra parola scivolerebbe dalla bocca dell'irlandese, che rimane tesa, attendendo la risposta del collaboratore}

    ASHLAR [Giardini/mascherato]Ogni filo d’erba viene analizzato da quello sguardo tanto innaturale quanto spaventoso,da sotto la maschera l’espressione dell’uomo è gelida,le labbra tese,strette ostentando solo rabbia e rancore,gli occhi sono fissi al suolo impegnati nella sola fantasia di distruggere ogni cosa che la faina può al momento vedere,Kyra compresa. Tuttavia si costringerebbe a chiudere quei due squarci di cielo azzurro che si ritrova al posto delle iridi,calando l’oscurità su tutto il mondo che troppa poca importanza per lui possiede per avere l’ardire di rubargli la serenità e portargli solo pene e preoccupazioni. Si alza poi,con lentezza,quasi in quel silenzio della bambola fosse riuscito a cogliere le sue preoccupazioni e la sua delusione,largamente condivisa dal nordico, e volesse ora dimostrare di essere più o meno al governo del proprio corpo e delle proprie pulsioni più intime. Comincia quindi a camminare avanti e indietro la ragazza,con fare pensoso forse,ma in grado anche di mettere in mostra il fervente nervosismo della faina,che già macchina un piano per ricavar sempre più denaro,mai sazia,mai quieta. “Vi ricordate di quel piano di cui vi avevo parlato tempo fa?Il colpo al mercato?”Non attenderebbe nemmeno per un attimo la risposta della giovane,sicuro di sé e dell’incisività dei suoi discorsi,convinto quindi che Kyra si ricordi ogni dettaglio di quanto lui le aveva detto tempo fa. “non appena i maestri dei mestieri saranno in grado di procurarci un abito degno di una dama fiera di esser tale desidero che mi accompagniate,come da accordo preso...”

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ E il momento d'ira sembra passare, facendo spazio ora ad una cocente delusione... Sospira, ed è l'ultimo segno di debolezza che la dalia si concede. Intanto la Faina si alza, inizia a passeggiare avanti e indietro, nervosismo palese... E lei... Lei resta a guardare in silenzio, avvolta in quel mantello nero. Sembra uno scricciolo, sebbene non sia poi così minuta. Alla domanda dell'uomo non si dà nemmeno la pena di rispondere, e lui non par ritenerlo necessario. Certo che ricorda. Come non potrebbe?Si... Faranno al più presto il colpo ma... Maledizione! Cosa le toccherà fare! Beh, all'uomo è toccato cantare a squarciagola - e come cantava. L'immagine la perseguiterà fin nel letto di morte torturandola di risa - adesso saranno pari. Dopo un momento annuisce lievemente col capo} Quando riapriranno i maestri dei mestieri? { In realtà non sapeva nemmeno che fossero chiusi. Da tempo non richiedeva i loro servigi. Ora ne aveva bisogno. Desiderava ardentemente una maschera come quella dell'uomo} Nel frattanto io ho bisogno di rifornirmi dai maestri dei veleni... Sono a corto di materiale, e ho preparato una bella listatace, fissa il cielo su di sè, rendendo visibile un'altra piccola parte del viso, il nasino delicato, sollevando il mento. Non vorrebbe trattare dell'argomento, non vuole risollevarlo, ma bisogna farlo.} Per quanto riguarda i...soldi ottenuti per la vendita di Ethan... Come verranno spartiti? Ognuno avrà la sua parte, o li utilizzeremo per comprare il necessario per il prossimo colpo? {domanda che viene posta con voce esitante suo malgrado, una voce che par più femminile del solito}

    ASHLAR [Giardini/mascherato]La dama parla e parla,sembra che tutto d’un tratto si sia ricordata come funziona una normale conversazione,ma forse nel momento sbagliato,la maggioranza della parole da lei pronunciate infatti gli scivolerebbero addosso rimanendo udite ma non ascoltate e disperdendosi nell’umida aria del meriggio estivo. Arrestando gradualmente i suoi passi la faina di ritroverebbe nuovamente di fronte alla ragazza,ancora in piedi. La scruta,chiedendosi solo ora quanti anni abbia in realtà e ritardando ancor di qualche attimo il momento in cui avrebbe alleviato i suoi dubbi “I battenti della congrega riapriranno all’inizio del mese di Muin,dovremo aspettare ancora un po’ di tempo temo,e dovremo contattare anche il pirata.I denari verranno equamente divisi,in fin dei conti ognuno ha dato il suo e poi...non mi sembra il caso di far troppe storie per una manciata di denari che certamente non basteranno a pagare il vestito che intendo comprare per voi...Spero che almeno questa volta riavrò indietro quanto ho investito per i nostri lavoretti... ''e un altro sospiro vien lasciato libero di spezzare quell'aria troppo ferma e soffocante. Si piegherebbe quindi in avanti accorciando le distanze che corrono fra i volti dei due ''mi raccomando,dovrete cercare di cacciar fuori la femminilità che fin ora non ho ancora visto e che con tanta forza cercate di nascondere...''serio il tono e profonda la sua voce,ogni parola viene pronunciata con lentezza in modo che a ognuna di esse venga dato il giusto peso che le spetta.

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ E quella favella veloce, da persona normale, si spegne. L'irlandese torna ad essere sicario, rapitrice, ladra e spia. Se così non fosse, si metterebbe a pestare i piedi in terra come una bambina per quanto riguarda il vestito che dovrà indossare. E' consapevole di avere un bel corpo,gambe lunghe, curve al posto giusto, un visetto angelico e grazioso, puro, all'apparenza, una cascata di onde color del fuoco come chioma. Nonostante questo, è restia a metterlo troppo in mostra, non per perbenismo o pudore, semplicemente non le è facile sfruttare la propria agilità con quella.... roba... addosso. Reprime un brivido al pensiero. Per quanto riguarda la spartizione dei denari, non può che essere d'accordo, e così sperava che andassero le cose. Annuisce, come a voler comunicargli il suo accordo, cosa molto probabilmente, non necessaria, superflua quasi. Le distanze tra i due viene lentamente uccisa dalla faina che si piega in avanti, che si avvicina, Storce appena la boccuccia nell'udire quelle parole, per poi commentare, caustica} Non è poi così facile, fuggire, nascondersi e non farsi udire con un abbigliamento del genere, non trovate? {forse si sente punta nel vivo dalle parole del collaboratore, eppure tenterebbe di non darlo a vedere, cercando di inserire una certa ironia nella voce, come se stesse scherzando. come se fosse un gioco. Dopotutto, dietro le armi, i veleni, i furti e tutto il resto, è una giovinetta di diciannove anni, non uno di più}

    ASHLAR [Giardini]Si tira su,di scatto,tornando a troneggiare sulla figura della ragazzina,dal suo punto di vista il piano non fa una grinza,si tratta solo organizzarsi per bene,alla fine la bambola collaborerà,e sarà meglio per lei che lo faccia nella maniera più impeccabile. Quasi come se la replica della collaboratrice fosse qualcosa di assolutamente irrilevante e facilmente superabile riprende ora a parlare con voce tranquilla e leggera,accompagnando il tutto con uno scialbo movimento della mano destra che andrebbe così a fendere distrattamente l’aria donando alla faina qualcosa che va ben oltre l’eleganza ,sfociando nella femminilità “suvvia,siete una dama,dovrebbe riuscirvi facile...e poi vi ricordo che voi non dovrete far altro che distrarre,non correre o nascondervi,questa volta saremo io e il pirata a occuparci di questo aspetto della questione,voi non dovrete far altro che essere...”e a questo punto farebbe una breve pausa,come se cercasse le parole giuste per esprimere quanto ha da dire,ma nella sua mente è tutto meravigliosamente scritto,tutto già calcolato e pensato,la sua è solo finzione,forse per dar qualcosa si umano al personaggio che gli è stato assegnato dal destino o forse semplicemente per lasciare un po’ di attesa alla ragazza “donna...”concluderebbe infine,soddisfatto ''sono molto curioso di sapere come ve la caverete mia cara,so che non mi deluderete''e quest'ultima frase suonerebbe più che altro come un ordine o un monito,sogghigna silenziosamente pregustando già il momento in cui avrebbe presentato alla cara collaboratrice l'abito da indossare.

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ E non può far altro che imbronciarsi la ragazzina, quella damina avvolta in vesti nere che donano qualcosa di decisamente macabro alla sua figura. Eppure, quella smorfia assunta dalla boccuccia rossa è un qualcosa che trascende la bellezza... Un qualcosa di... Squisito. I pensieri che le vorticano nella mente, sono tutt'altro. Quasi avrebbe voglia di dare una testata all'albero e svenire, al diavolo i vestiti, la faina e il colpo. A lei toccherà restare a guardare, fare la parte della... meretrice? sarebbe questo il suo ruolo? Mentre agli altri due andrà tutta l'ebrezza del furto.. Ah, se ci fosse un'altra donna, nel gruppo!! Farebbe qualsiasi cosa per indossare gli amati pantaloni di pelle e prendere per il naso i mercanti, sfruttando tutta la sua agilità, la sua grazia, la sua destrezza, quella sua capacità di muoversi silenziosa come un'ombra tra la folla, di non farsi notare... Dio... Quanto si adora!! Piccola narcisista... E invece no!!! Dovrà mettersi in mostra come una bestia alla fiera.. Maledizione!} Voglio un velo però... Qualcosa che rende indistinti i tratti del mio viso. Non mi sembra saggio, mostrarlo in giro... Non trovate? { è quasi speranzosa, come se stesse chiedendo al padre di comprarle un nuovo balocco... Ah questa ragazza! }

    ASHLAR [Giardini>esterno/mascherato]osserva la ragazzina e sorride fra sé,compiaciuto della reazione che è riuscito a scatenare in quella perfida creatura,poi con un cenno di assenso risponderebbe alla sua richiesta ''si,come volete...vedrò di procurarvi anche un velo,anche se così verrà nascosta la vostra desiderabile bocca'' impossibile sarebbe quindi per lui trattenere le risa che per qualche istante vanno a dar luce al pallido viso della faina e rimbombando nell'argentea maschera,con un lieve inchino si congederebbe,dirigendosi verso l'uscita,solo un attimo si intratterrebbe dinanzi la porta che da accesso all'atrio,si volta a guardare ancora la bambolina ancora imbronciata,sorride.''e cercate di essere altrettanto adorabile anche al mercato...''ancora un filo d'ironia c'è nella sua voce,ma forse meno calcato rispetto a prima,quasi volesse convincere l'interlocutrice che il suo sia un complimento. Ma nulla di tutto ciò potrà mai accadere,il suo cuore è ancora intrappolato nei ricordi del perverso amore provato nei confronti della sorella,Leara. Attende un'eventuale replica da parte della giovane e quindi con passo lesto attraverserebbe l'atrio per poi uscir fuori,fra le strade di Barrington.

    KYRA_MOHARO { . Giardini . }{ Torna impassibile il viso, sparisce quella smorfia da bambina. Com'è facile mutar aspetto a seconda delle sue emozioni! Sembra quasi esasperata dalle parole della Faina, sotto il cappuccio, alza gli occhi al cielo. La voce che esce dalla sua bocca, tuttavia, è gelida} Farò il mio lavoro. La prima volta che ci siamo incontrati vi dissi che per il denaro sarei scesa fin giù nell'inferno. E' così ancora oggi { poi, con meno durezza nella voce, ma con una vena di ironia} E probabilmente... Non sarà nemmeno poi così difficile { Si vanta, ovviamente.} Sid Vobis { e null'altro verrà aggiunto, non un sorriso, non un cenno di rimando alle parole provocatorie della Faina}






  • §Ashlar§
    00 22/08/2009 10:40
    Evvaiiii finalmente ho trovato il modo di mettere le autorizzazioni in modo che anche gli altri possano scrivere sul nostro forummino [SM=g6794]

    Iniziavo a pensare seriamente di spostare tutto su forumfree :P